Mi presento

Vivo in Brianza dal 1987, anno del mio ritorno definitivo da Londra, città nella quale ho frequentato corsi universitari di lingua e letteratura inglese. Sono nata a Milano e lì ho lavorato, principalmente come traduttrice-interprete, da quando tornai in Italia fino al 1998. Anno di svolta, nel quale decisi di tuffarmi nel lavoro traduttivo libero professionale e riprendere in mano seriamente la mia scrittura, alternando testi in inglese – soprattutto racconti e poesie – a testi in lingua madre.

Ma anche e soprattutto la lettura non mi ha mai abbandonata. Presenza necessaria e quotidiana da sempre, tanto da dedicarmi in qualità di Presidentenel 1983, alla gestione della Biblioteca Civica di Bernareggio, dove vivevo.

Intanto, già dall’infanzia ho sempre scritto molto, soprattutto poesia e, più in là nell’età, anche prosa, recensioni, prefazioni, brevi saggi. Ho sempre letto moltissimo, una lettrice onnivora e nel contempo traducevo dall’inglese mentre negli anni ’80 partecipavo attivamente, per iscritto e con iniziative culturali, al dibattito in corso in quel periodo ricco di spunti e fermenti.

Da allora ad oggi, dopo tante parole in movimento, ho deciso di provare seriamente a pubblicare nel 2008 e da allora ho all’attivo tre raccolte poetiche e un romanzo.

L’undici febbraio 2016 la raccolta poetica Luce e Fiamma è stata pubblicata da Leone Editore. Vari sono stati i riconoscimenti tra i quali: IV° posto Premio letterario “Prato un Tessuto di Cultura“, maggio 2016; Menzione d’onore Premio Internazionale di Letteratura “Antico Borgo” di La Spezia, dicembre 2016; III° posto Premio Letterario “I libri di Morfeo”, febbraio 2017; Menzione di merito Premio di Poesia e Narrativa città di Arcore, giugno 2017.

Nel luglio 2009, la silloge Dies Natalis, ancora inedita, è entrata nella rosa dei quattro finalisti del Premio Letterario Pensieri d’Inchiostro e, dopo la pubblicazione, è giusta finalista al Premio Internazionale Alberoandronico nel 2013. Nel 2011 una nuova silloge inedita dal titolo Quaderno rosso si è classificata tra i segnalati del premio di poesia Bruno Fortini e nel medesimo anno il romanzo Sogno amaranto è giunto ventesimo al Premio Carver di Civitavecchia. Nel marzo 2012 il romanzo Sogno amaranto è giunto finalista al nono posto al Premio Alberoandronico di Roma. A seguire finalista al Premio letterario San Valentino di Terni e, nella primavera del 2014, ha ottenuto una menzione d’onore al Premio Letterario UN LIBRO AMICO PER L’INVERNO.

Oltre che partecipare a concorsi letterari, ho avuto la possibilità e il piacere di essere membro di giuria della V (2014), VI (2015)VII (2016) e VIII edizione (2017) del concorso letterario “Poesie d’amore” organizzato da A.L.I. Torino. Per quanto riguarda la narrativa, mi sono occupata della sezione racconti inediti del Concorso Letterario Nazionale “Albiatum” e “Fahrenheit 451″ della Biblioteca Civica di Vimercate. 

È importante per me segnalare che credo sinceramente nella collaborazione culturale tra scrittori e poeti, nonché artisti in generale. Da questo convincimento ho anche partecipato a progetti collettivi, sia poetici che narrativi. Nel mese di novembre 2011 è uscita l’antologia poetica collettiva LA GIUSTA COLLERA, editata con CFR Edizioni. Un’eterogenea e stimolante raccolta di poesia sociale che porta il sottotitolo di “Poesie del disincanto”. Poesie che vanno in profondità e non si limitano all’indignazione come è ben specificato in questo articolo pubblicato sul mio blogA seguire, a luglio 2012, dodici autori, me compresa, hanno voluto riflettere sui social network, su quanto e come questa realtà mediatica ci ha cambiato la vita. Racconti su questo tema pubblicati dapprima in e-book e poi su carta dalla casa editrice ARPANET di Milano. Una raccolta agile e interessante che porta il titolo SONO TUTTO CIO’ CHE VEDI ATTRAVERSO I TUOI OCCHI.

Nel mese di novembre 2012 è invece uscita una raccolta di racconti dal titolo CRISALIDE. E’ nata dalla collaborazione di quattordici autori che hanno voluto riflettere e scrivere sul malessere economico e sociale, in modo disincantato ma costruttivo, con scelte stilistiche diversificate.

Interessante è stata l’esperienza dell’e-book di poesie DISTOPIA, ideata e realizzata interamente dal poeta Michele Delpiano.

Sempre continuo a scrivere incessantemente con pause di riposo e riflessione proprio perché amo la parola in ogni sua forma: scritta, letta, orale, creativa, saggistica, epistolare. La potenza della parola e la sua necessità, mia e altrui. Così come amo da sempre l’arte, la natura, la fotografia, il cinema e il teatro.

Infine, è fondamentale per me sondare l’animo mio e altrui e curare il lato spirituale che ci connota esseri umani e grandi, l’incommensurabile e il lontano, l’invisibile reso visibile, così come l’infinitamente piccolo e prossimo. Parola intima che si fa carne e carne che diventa grande parola. La nostra anima che parla e si espande. Anima mundi fino all’ultimo giorno, sondata e riversata su carta fino a raggiungere il cuore, i pensieri e l’animo proprio e altrui.

Accompagnano la mia scrittura varie attività culturali come l’essere membro del comitato direttivo dell’Associazione Culturale Fahrenheit 451 Amici della Biblioteca di Vimercate.

7 commenti su “Mi presento”

  1. Grazie Cinzia per il link, così suppungo che ci sia un link indirizzato alla mia rivista, perchè il contatore mi dà delle visite provenienti dal tuo sito. Conmplimenti per il tuo lavoro, e amore per i libri. Condivido. Anche per l’aforisma di Gianni Brera, artista e intellettuale di cui si sente la mancanza. Ciao. A presto.
    Andrea Di Cesare

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  2. Ho incontrato (per caso) in libreria il suo libro” Luce e fiamma”….e lui che ha scelto me.
    Letto poco per volta come faccio per i libri di poesia. Intenso e profondo. I prossimi libri li cercherò io. A presto
    Enrico

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  3. Per caso mi sono imbattuto nel sito e nel blog “paroleinmovimento” (non sono iscritto a social) ed è stato un incontro piacevole. Bello il piacere di scrivere bene, con sentimento e profondità, curiosità e meraviglia, un’altro modo di parlarsi: incontrarsi nell’infinito del nostro spirito, misterioso e solitario. Mi piace, in questo parlare, la libertà di esprimersi porgendo a questo etere pervasivo, spesso rumoroso, l’occasione di ascoltarsi cioè stare zitto, darsi il potere di governare l’apertura del cuore e della mente senza il timore di sentirsi feriti. Grazie

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